L’importo del contributo richiesto non deve comportare il superamento dei massimali

Da oggi, 5 luglio, è possibile presentare le istanze per il contributo a fondo perduto “alternativo” del DL “Sostegni-bis” tramite il servizio web presente sul portale Fatture e Corrispettivi; la trasmissione tramite i canali telematici Entratel/Fisconline può essere invece effettuata dal 7 luglio 2021.

La peculiarità di tale istanza, rispetto a quelle dei precedenti contributi a fondo perduto legati all’emergenza epidemiologica, consiste in una sezione dedicata agli aiuti di Stato ricevuti, determinante ai fini dell’importo del contributo da richiedere.

Il contributo Sostegni-bis per le attività stagionali, come tutti i precedenti contributi a fondo perduto erogati nel periodo di emergenza da coronavirus, è classificabile, come chiarito dalla guida dell’Agenzia delle Entrate, tra gli aiuti di Stato previsti alle sezioni 3.1 “Aiuti di importo limitato” e 3.12 “Aiuti sotto forma di sostegno a costi fissi non coperti” della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final e successive modifiche.

Ciascuna delle due sezioni citate prevede il possesso di alcuni requisiti da parte dei soggetti che se ne vogliono avvalere e fissa un importo complessivo massimo degli aiuti di Stato che possono essere ottenuti dai contribuenti durante il periodo di emergenza da coronavirus; nella guida dell’Agenzia sul contributo in esame viene fornito un riepilogo di tali requisiti e massimali previsti per le diverse sezioni.

A tal fine, il soggetto richiedente il contributo o il suo rappresentante è quindi tenuto a rilasciare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (con responsabilità, anche penali, in caso di dichiarazioni false) avente ad oggetto il rispetto da parte del richiedente dei requisiti previsti dalle suddette Sezioni.

Con particolare riferimento ai massimali previsti, dovrà quindi dichiarare, se non vengono superati i limiti, che l’ammontare complessivo di tutti gli aiuti ricevuti dal 1° marzo 2020 al 27 gennaio 2021, elencati nel quadro A per i quali è barrata la casella “Sez. 3.1”, non supera i limiti massimi consentiti di cui alla Sezione 3.1 del Quadro temporaneo pari a 100.000 euro per il settore agricolo, 120.000 euro per il settore della pesca e acquacoltura e a 800.000 euro per i settori diversi da agricoltura e pesca e acquacoltura. Dovrà inoltre dichiarare che l’ammontare complessivo di tutti gli aiuti ricevuti dal 28 gennaio 2021, elencati nel quadro A per i quali è barrata la casella “Sez. 3.1”, tenendo conto degli aiuti ricevuti dal 1° marzo 2020 al 27 gennaio 2021, incluso il contributo “alternativo” determinato con l’istanza (se nel riquadro “Sezione Temporary Framework contributo” è barrata la casella “Sez. 3.1”), non supera i limiti massimi consentiti di cui alla Sezione 3.1, pari a 225.000 euro per il settore agricolo, a 270.000 euro per il settore della pesca e acquacoltura e a 1.800.000 euro per i settori diversi da agricoltura e pesca e acquacoltura.

Analoga dichiarazione è richiesta qualora si opti, in presenza dei requisiti richiesti, per la Sezione 3.12 con riferimento agli specifici limiti massimi (pari, per quanto riguarda gli aiuti ottenuti durante il periodo tra il 13 ottobre 2020 e il 27 gennaio 2021, a 3.000.000 euro e per quanto riguarda gli aiuti ottenuti durante il periodo tra il 13 ottobre 2020 e la richiesta del contributo Sostegni-bis attività stagionali, a 10.000.000 euro).

Nel caso però in cui i soggetti che presentano l’istanza per il contributo Sostegni-bis attività stagionali dovessero superare, con l’importo spettante, il limite massimo di aiuti di Stato previsto per la sezione 3.1 e/o 3.12 che si applica loro, nell’istanza dovrà essere indicato il minor importo di contributo a fondo perduto che richiedono e che consente loro di non superare detto limite.

Indicazione dettagliata degli aiuti di Stato

Ai fini della verifica dell’eventuale superamento del limite massimo di aiuti di Stato per la Sezione 3.1 e per la Sezione 3.12, i soggetti richiedenti devono calcolare l’importo complessivo degli aiuti di Stato (fiscali e non fiscali) di cui hanno beneficiato per ciascuna sezione, compilando il quadro A dell’istanza per il contributo in esame.

Nel quadro A è previsto un elenco di misure fiscali (tra cui, ad esempio, l’art. 24 in materia di IRAP e i vari contributi a fondo perduto, compreso quello “automatico” dello stesso “Sostegni-bis”), nonché un ultimo rigo dedicato a tutti gli altri aiuti riconosciuti nell’ambito delle Sezioni 3.1 e 3.12 diversi da quelli espressamente elencati, “compresi quelli non fiscali e non erariali”.

Se poi il soggetto richiedente fa parte di un’impresa unica, deve indicare nel quadro B i codici fiscali di tutti i soggetti facenti parte di tale impresa unica. Le istruzioni precisano che nel quadro A vanno barrate le caselle corrispondenti agli aiuti ricevuti dal richiedente e non anche dagli altri soggetti appartenenti all’impresa unica.

Fonte: Eutekne info

Pamela ALBERTI


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